English
Français
DeutschGIOVANNI PINTORI, PUBBLICITA’ COME ARTE
Tecnologic@mente dona al MAN di Nuoro un prezioso esemplare della macchina da scrivere elettrica Raphael Olivetti di Giovanni Pintori
In occasione della mostra “Giovanni Pintori. Pubblicità come arte”, www.museoman.it/event/giovanni-pintori-pubblicita-come-arte-1912-1999/, organizzata congiuntamente dal Museo d’Arte di Nuoro (MAN) e dal m.a.x. museo di Chiasso, in programma sino al 15 giugno, il Laboratorio Museo Tecnologic@mente. L’innovazione Olivetti e la Fondazione Natale Capellaro hanno donato al MAN un prezioso esemplare della macchina da scrivere elettrica Raphael Olivetti, il cui design è dello stesso Pintori. L’Associazione Ivrea A Roma ha invece contribuito alla mostra con due importanti opere originali del grafico.
Giovanni Pintori, nato a Tresnuraghes (OR) nel 1912 è stato uno dei protagonisti più significativi della grafica pubblicitaria internazionale del Novecento. Dal 1940 al 1967 ha contribuito in modo determinante all’immagine aziendale e allo “Stile Olivetti”, realizzando annunci, brochure, manifesti, nonché curando la progettazione di allestimenti fieristici e mostre. Celebri, tra le sue opere, le campagne pubblicitarie dedicate alla Lettera 22 e l’allestimento della storica mostra Olivetti al Museum of Modern Art (MoMA) di New York nel 1952.
Meno noto, ma di grande rilievo, è il fatto che Pintori è l’autore del design della macchina da scrivere elettrica Raphael, prodotta a partire dal 1961 presso lo stabilimento americano Underwood Olivetti.
In occasione della inaugurazione della Mostra dedicata a Pintori, la direttrice del MAN, Chiara Gatti, ha espresso profonda gratitudine per una donazione che arricchisce in modo significativo il patrimonio museale. Giuseppe Rao, responsabile delle relazioni esterne della Fondazione, dopo aver invitato il numeroso pubblico a visitare Ivrea, ha sottolineato l’importante contributo della Sardegna alla storia della Olivetti, ricordando – oltre a Pintori – anche le figure di Costantino Nivola e dello scultore Stefano Fancello, quest’ultimo prematuramente scomparso durante la guerra.
