Natale Capellaro
Il genio della meccanica che da semplice operaio diventa Direttore Generale Tecnico della Olivetti.
Natale Capellaro nasce il 22 dicembre 1902 ad Ivrea, in una casa poverissima. Compie solo gli studi elementari e, come per quasi tutti gli altri giovani di Ivrea, sogna di entrare a far parte dell’Olivetti. Ci riesce il 7 dicembre del 1916, non ancora quattordicenne, dopo aver fatto brevi esperienze di lavoro in una tipografia.
Il giovane Natale, come tutti gli apprendisti, viene assegnato al reparto montaggio della M1, il primo modello di macchina per scrivere presentata ormai cinque anni prima a Torino. Guadagna sette lire e cinquanta alla settimana. Ma dopo meno di due mesi, così silenzioso, infaticabile e preciso, riceve un aumento inaspettato, per merito: trenta soldi al giorno. Quasi una fortuna per un giovane di quel tempo, per di più concesso in seguito a un aneddoto “particolare”, del quale molto si è parlato.
In fabbrica spariscono alcune parti meccaniche. Burzio, primo collaboratore di Camillo Olivetti, si reca a casa di Capellaro per una verifica e scopre che il giovane, con i pezzi di scarto di una tastiera, sta costruendo proprio un prototipo di “finta tastiera” da consegnare alle dattilografe per esercitarsi senza utilizzare prodotti finiti. Quel prototipo verrà poi trasformato in attrezzo definitivo e consegnato alle linee di montaggio…
La fortuna non monta la testa del giovane apprendista, che continua a seguire disciplinatamente gli ordini, ma cercando di comprendere tutto il sistema produttivo: se ne impadronisce, ne intravede le possibilità di miglioramento. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale Adriano Olivetti è costretti all’esilio per il proprio antifascismo, ma ha già costituito un gruppo di progetto incaricato di disegnare macchine da calcolo scriventi. Di questo gruppo fa parte Natale Capellaro, come meccanico riparatore e manutentore delle macchine in uso nell’ufficio progetti. L’obiettivo di Adriano Olivetti in questo momento è rompere il monopolio di costruttori famosi, soprattutto americani, come Monroe, Friden, Marchant.
Alla fine del conflitto, Adriano ritorna a Ivrea e scopre che il geniale Capellaro ha già messo a punto un prototipo di macchina calcolatrice scrivente, la MC 14. Da questa prima serie di macchine prenderà corpo la calcolatrice automatica scrivente Divisumma 24, la vera ragione dello straordinario successo e dell’espansione mondiale dell’Olivetti negli anni Cinquanta.
Dal 1960 Natale Capellaro è nominato Direttore Generale Tecnico, finendo per contribuire anche all’innovazione delle macchine per scrivere. L’Università di Bari, una delle più prestigiose in Italia, gli conferisce la Laurea Honoris Causa per il suo genio inventivo, il 20 dicembre 1962.